- Presentati i dati più recenti degli studi di Fase III CONTACT-O2 e CheckMate -9ER
- I risultati primari dello studio di fase III CONTACT-O2 dimostrano un beneficio statisticamente significativo della sopravvivenza libera da progressione per la combinazione di cabozantinib e atezolizumab di 6,3 mesi rispetto ai 4,2 mesi con una seconda terapia ormonale di nuova generazione (NHT) NHT, nel carcinoma della prostata metastatico resistente alla castrazione
- I dati del follow-up esteso a quattro anni dello studio di fase III CheckMate -9ER confermano i benefici di efficacia a lungo termine di cabozantinib in associazione a nivolumab rispetto a sunitinib nel carcinoma a cellule renali avanzato, con un vantaggio mediano assoluto in termini di sopravvivenza globale di 10,5 mesi. Inoltre, la sopravvivenza libera da progressione mediana è rimasta quasi raddoppiata (16,4 mesi rispetto a 8,4 mesi)
PARIGI, FRANCIA, 25 gennaio 2024 – Ipsen (Euronext: IPN; ADR: IPSEY) ha annunciato i nuovi dati di cabozantinib in associazione a immunoterapia in diverse indicazioni che verranno presentati all’American Society of Clinical Oncology Genitourinary Symposium (ASCO GU), il 25-27 gennaio 2024 a San Francisco, Stati Uniti.
Con una presentazione orale (Abstract #18) verranno presentati i risultati primari dettagliati dello studio di Fase III CONTACT-02 sulla associazione di cabozantinib e atezolizumab rispetto al trattamento con una seconda terapia ormonale di nuova generazione (NHT) nei pazienti con carcinoma della prostata metastatico resistente alla castrazione (mCRPC) e malattia misurabile nei tessuti molli extra-pelvici, in progressione a una precedente terapia con NHT.
Al follow-up mediano di 14,3 mesi, i dati dell’analisi primaria di sopravvivenza libera da progressione (PFS) dello studio CONTACT-02 hanno dimostrato un beneficio statisticamente significativo in PFS con l’associazione di cabozantinib e atezolizumab di 6,3 mesi rispetto ai 4,2 mesi con una seconda NHT (rapporto di rischio [HR]: 0,65; intervallo di confidenza [CI] 95%: 0,50-0,84; p=0,0007). All’analisi ad interim dell’altro endpopint primario di sopravvivenza globale (OS), i dati dimostrano una tendenza al miglioramento per la combinazione, tuttavia questi dati risultano ancora immaturi e lo studio proseguirà fino alla prossima analisi pianificata, anticipata al 2024. La sicurezza della combinazione è risultata coerente con i profili di sicurezza dei singoli farmaci e non sono stati identificati nuovi segnali di sicurezza.
Il carcinoma della prostata è il secondo tumore più comune negli uomini1 e la prognosi dei pazienti con malattia avanzata metastatica resistente alla castrazione è sfavorevole, con una sopravvivenza stimata di 1-2 anni2 .
“I risultati dello studio CONTACT-02 rappresentano un passo avanti importante nell’attuale panorama terapeutico e offrono i primi dati positivi di Fase III di questo tipo di associazione a beneficio dei pazienti, in attesa di ulteriori dati dall’analisi della sopravvivenza globale”. afferma Stéphane Oudard, Professore di Oncologia e Direttore della Oncology Clinical and Translational Research Unit del Georges Pompidou Hospital di Parigi, Francia. “Nello stadio avanzato di malattia metastatica resistente alla castrazione la prognosi è sfavorevole, con una sopravvivenza mediana di due anni e con opzioni terapeutiche ad oggi limitate”.
Verranno presentati inoltre i dati del follow-up esteso di quattro anni dello studio di fase III CheckMate -9ER (Abstract #362) che valuta l’associazione di cabozantinib e nivolumab rispetto a sunitinib nei pazienti con carcinoma a cellule renali avanzato (aRCC) non precedentemente trattato.
Con un follow-up mediano di 55,6 mesi per la sopravvivenza globale (OS), la combinazione di cabozantinib e nivolumab ha dimostrato un beneficio clinicamente significativo e sostenuto di OS rispetto a sunitinib, con un vantaggio mediano assoluto in termini di OS di 10,5 mesi (46,5 mesi per la combinazione rispetto a 36,0 mesi per sunitinib, HR 0,77, CI 95%: 0,63-0,95). Inoltre, la PFS mediana è rimasta quasi raddoppiata con la combinazione rispetto a sunitinib, 16,4 mesi rispetto a 8,4 mesi (HR 0,58, CI 95%: 0,49-0,70). Il profilo di sicurezza è risultato coerente con i profili già noti dei singoli farmaci e non sono stati identificati nuovi segnali di sicurezza.
Il carcinoma a cellule renali è la forma più comune di tumore del rene3, 4 e, per il 30% dei pazienti che presenta una diagnosi di malattia in fase avanzata, il tasso di sopravvivenza a 5 anni rimane basso, pari al 12%, senza una cura individuata per questa malattia. 5,6
“I dati dei nostri studi continuano a confermare il valore di cabozantinib per i pazienti con tumori difficili”, sostiene Christelle Huguet, EVP and Head of Research and Development, Ipsen. “In associazione all’immunoterapia, cabozantinib oggi sta offrendo benefici di sopravvivenza a lungo termine ai pazienti con il carcinoma a cellule renali in tutto il mondo, dimostrando al tempo stesso il suo potenziale futuro nel carcinoma della prostata metastatico resistente alla castrazione, un’area con importanti bisogni insoddisfatti in cui, negli ultimi decenni, nessun altro studio di questa modalità si è dimostrato efficace”.
In aggiunta, i dati di qualità di vita legata alla salute (HRQoL) da un’analisi modellistica basata sullo studio CheckMate 9ER hanno esplorato la correlazione tra HRQoL e outcome clinici ad un follow-up mediano di 32,9 mesi (Abstract #384). Questi dati forniscono un ulteriore contesto incentrato sul paziente sui benefici della combinazione di cabozantinib e nivolumab, rafforzando al contempo l’associazione della combinazione alla maggiore possibilità di riduzione del tumore, di sopravvivenza e di sopravvivenza libera dalla progressione, indipendentemente dal deterioramento precoce della HRQoL.
Cabozantinib
Cabozantinib è una piccola molecola che inibisce recettori multipli della tirosin-chinasi (RTKs) come VEGFR, MET, RET e la famiglia dei TAM (TYRO3, MER, AXL)7. Questi recettori di tirosin-chinasi sono coinvolti in processi cellulari normali e patologici, come l’oncogenesi, la metastasi, l’angiogenesi tumorale (la crescita di nuovi vasi sanguigni di cui i tumori hanno bisogno per crescere), la resistenza ai farmaci, la modulazione delle attività immunitarie e il mantenimento del microambiente tumorale7,8,9,10.
Exelixis ha concesso a Ipsen i diritti di esclusiva per la commercializzazione e l’ulteriore sviluppo clinico di cabozantinib al di fuori degli Stati Uniti e del Giappone.
Exelixis ha concesso i diritti di esclusiva a Takeda per la commercializzazione e l’ulteriore sviluppo clinico di cabozantinib per tutte le indicazioni future in Giappone.
Exelixis detiene i diritti di esclusiva per sviluppare e commercializzare cabozantinib negli Stati Uniti.
In più di 60 Paesi al di fuori di Stati Uniti e Giappone, compresa l’Unione Europea (E.U.), cabozantinib è attualmente indicato come:8
- monoterapia nel carcinoma a cellule renali avanzato (aRCC):
- come trattamento di prima linea di pazienti adulti a rischio intermedio o sfavorevole
- negli adulti in seguito a precedente terapia mirata al fattore di crescita endoteliale vascolare (VEGF)
- in combinazione con nivolumab per il trattamento di prima linea del carcinoma a cellule renali avanzato negli adulti
- monoterapia per il trattamento dei pazienti adulti con tumore della tiroide differenziato (DTC) localmente avanzato o metastatico, refrattario o non eleggibile allo iodio radioattivo (RAI) in progressione durante o dopo terapia sistemica
- monoterapia per il trattamento del carcinoma epatocellulare (HCC) negli adulti trattati in precedenza con sorafenib.
Le raccomandazioni dettagliate per l’uso di cabozantinib sono descritte nel Riassunto delle caratteristiche del prodotto (UE SmPC).
Il carcinoma della prostata metastatico resistente alla castrazione (mCRPC)
Il carcinoma della prostata è il secondo tumore più comune negli uomini e il quarto più comune a livello globale.1 Nel 2020, si sono verificati più di 1,4 milioni di casi di tumore della prostata e circa 375.300 decessi a livello mondiale.1 Il tumore della prostata è considerato mCRPC quando si è diffuso oltre la prostata e non risponde alle terapie di soppressione degli androgeni, un trattamento comune per il tumore della prostata.11 Gli uomini affetti da mCRPC spesso presentano una prognosi sfavorevole, con una sopravvivenza stimata di 1-2 anni.2
In Italia, nel 2023, sono state stimate circa 41.100 nuove diagnosi. Le neoplasie prostatiche sono le più frequenti nell’uomo (19,8% di tutti i tumori maschili)13.
Il carcinoma a cellule renali avanzato (aRCC)
Nel 2020 si sono registrate più di 400.000 nuove diagnosi di tumore del rene in tutto il mondo.12
Tra queste, il carcinoma a cellule renali (RCC) è il tipo di tumore del rene più comune, costituendo circa il 90% dei casi.3,4 È due volte più frequente negli uomini e i pazienti maschi rappresentano più dei due terzi delle morti.12 Al momento della diagnosi, circa il 30% dei pazienti presenta RCC avanzato o metastatico. Se diagnosticato in stadio iniziale, il tasso di sopravvivenza a cinque anni è elevato, ma nei pazienti con RCC avanzato o metastatico all’ultimo stadio il tasso di sopravvivenza è molto più basso, pari a circa il 12%, per il quale al momento non esistono cure.5,6
Nel 2023, in Italia, sono state stimate circa 12.700 nuove diagnosi (uomini = 7.900; donne = 4.800)13.
Lo studio CONTACT-02
CONTACT-02 è uno studio globale di Fase III, multicentrico, randomizzato, in aperto, che ha arruolato 575 pazienti randomizzati 1:1 al braccio sperimentale con cabozantinib in combinazione con atezolizumab e al braccio di controllo con una seconda NHT (abiraterone e prednisone o enzalutamide). Lo studio comprende pazienti con mCRPC che hanno una malattia viscerale misurabile o un’adenopatia extra-pelvica misurabile e che sono progrediti in seguito al trattamento con una precedente NHT. I due endpoint primari dello studio sono PFS e OS. L’analisi di PFS è stata condotta nei primi 400 pazienti randomizzati (PFS nella popolazione intent-to-treat [ITT]) e valutata da un comitato radiologico indipendente in cieco (BIRC) secondo i criteri RECIST 1.1. L’analisi di OS è stata condotta nella popolazione ITT (n=507). L’endpoint secondario è il tasso di risposta obiettiva (ORR) valutato da BIRC. Lo studio è sponsorizzato da Exelixis e co-finanziato da Ipsen, Roche e Takeda. Takeda sta conducendo lo studio in Giappone. Per maggiori informazioni sullo studio CONTACT-02 consulta ClinicalTrials.gov.
Lo studio CheckMate -9ER
CheckMate -9ER è uno studio multinazionale di Fase III, randomizzato, in aperto, per la valutazione dei pazienti con RCC avanzato o metastatico non precedentemente trattati. 651 pazienti (23% rischio favorevole, 58% rischio intermedio, 20% rischio sfavorevole; 25% PD-L1 ≥1%) sono stati randomizzati a ricevere cabozantinib più nivolumab (n= 323) versus sunitinib (n= 328). L’endpoint primario è la sopravvivenza libera da progressione (PFS). Gli endpoint secondari comprendono OS e ORR. L’analisi di efficacia primaria ha confrontato la duplice combinazione rispetto a sunitinib in tutti i pazienti randomizzati. Lo studio è sponsorizzato da Bristol Myers Squibb e Ono Pharmaceutical Co e co-finanziato da Exelixis, Ipsen e Takeda Pharmaceutical Company Limited. Per maggiori informazioni sullo studio CheckMate -9ER consulta ClinicalTrials.gov.
1Prostate cancer statistics. World Cancer Research Fund International. Available at: https://www.wcrf.org/cancer-trends/prostate-cancer-statistics/. Last accessed January 2024.
2Moreira, D. M., et al. Predicting Time From Metastasis to Overall Survival in Castration-Resistant Prostate Cancer: Results From SEARCH. Clin Genitourin Cancer. 2017; 15: 60–66.e2.
3Kidney Cancer. Mayo Clinic. Available: https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/kidney-cancer/symptoms-causes/syc-20352664. Accessed: January 2024.
4 Infographic: Kidney Cancer. Mayo Clinic. Available: https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/kidney-cancer/multimedia/kidney-cancer-infographic/ifg-20441505. Accessed: January 2024.
5Survival rates for kidney cancer. American Cancer Society. Available: https://www.cancer.org/cancer/kidney-cancer/detection-diagnosis-staging/survival-rates.html Accessed: January 2024.
6Orlin I. et al. Renal cell carcinomas epidemiology in the era of widespread imaging. Journal of Clinical Oncology. 2019; 37:15. DOI: https://ascopubs.org/doi/10.1200/JCO.2019.37.15_suppl.e13083.
7 El-Khoueiry A. et al., Cabozantinib: An evolving therapy for hepatocellular carcinoma. Cancer Treatment Reviews. 2021 Jul;98:102221. DOI: 10.1016/j.ctrv.2021.102221.
8 European Medicines Agency. Cabometyx® (cabozantinib) EU Summary of Product Characteristics. Available from: https://www.ema.europa.eu/en/documents/product-information/cabometyx-epar-product-information_en.pdf. Last accessed: January 2024
9 Yakes M. et al., Cabozantinib (XL184), a novel MET and VEGFR2 inhibitor, simultaneously suppresses metastasis, angiogenesis, and tumor growth. Mol Cancer Ther. 2011;10:2298–2308. DOI: 10.1158/1535-7163.MCT-11-0264
10 Hsu et al., AXL and MET in Hepatocellular Carcinoma: A Systematic Literature Review. Liver Cancer 2021 DOI: 10.1159/000520501
11 Prostate Cancer: Types of Treatment. Cancer.Net. Available at: https://www.cancer.net/cancer-types/prostate-cancer/types-treatment. Accessed January 2024.
12 Kidney Cancer Factsheet. GLOBOCAN 2020. Available: https://gco.iarc.fr/today/data/factsheets/cancers/29-Kidney-fact-sheet.pdf. Accessed: January 2024.
13 I numeri del cancro in Italia: https://www.aiom.it/i-numeri-del-cancro-in-italia/. Accessed: January 2024.